Questo capitolo espone alcuni punti chiave circa il linguaggio LOGO e circa XLOGO in modo specifico.
Il linguaggio LOGO permette di invocare alcuni eventi tramite comandi interni. Questi comandi sono chiamati
primitive. Ciascuna primitiva può accettare uno o più parametri che vengono chiamati argomenti. Per esempio,
la primitiva PulisciSchermo non accetta alcun argomento mentre la primitiva Somma accetta due
argomenti.
Stampa Somma 2 3 restituirà 5.
Gli argomenti LOGO sono di tre tipi:
Stampa "ciao
Questo comando visualizza ciao. Se viene dimenticato il carattere " l’interprete logo restituirà un messaggio di errore. Per l’interprete LOGO ciao non rappresenta niente poiché non è un numero, una parola, un elenco o una procedura già definita.
Nota: i Numeri sono trattati a volte come valori numerici (per esempio Avanti 100), altre volte come parole (per
esempio Stampa Primo 12 scrive 1).
Molte primitive possiedono una forma generale ossia possono essere usate con un numero di argomenti indefinito. Queste primitive sono:
Stampa | Somma | Prodotto | o |
e | Elenco | Frase | Parola |
Per notificare l’interprete LOGO che queste primitive saranno usate nella loro forma generale occorre inscrivere il comando fra parentesi tonde, come nell’esempio seguente:
Oltre alle primitive è possibile definire comandi personalizzati. Questi comandi sono chiamati procedure. Le procedure sono definite mediante le primitive Per …Fine. Il blocco di comandi che la procedura eseguirà viene posto all’interno delle due precedenti primitive. Esse possono essere create utilizzando l’editor interno di XLOGO. Ecco un breve esempio:
Come le primitive anche le procedure possono trarre vantaggio degli argomenti. Per passare argomenti alle procedure si utilizzano le variabili. Una variabile è una parola alla quale si può associare (assegnare in termini informatici) un valore. Le variabili sono quindi una sorta di contenitori che possono essere riempiti di valori a nostro piacimento. Ecco un semplice esempio:
Invocando totale 2 3 otterremo 5 come risultato.
Il carattere speciale \ (barra rovesciata) permette la creazione di parole contenenti simboli vuoti o di particolare significato come l’andare a capo. Se \n è usato la frase salta alla linea successiva e \␣ seguito da uno spazio permette di inserire uno spazio in una parola. Per esempio:
Per inserire la barra rovesciata in una parola occorre scrivere \\.
Allo stesso modo, per includere quei caratteri a cui XLOGO assegna particolari significati ( ( ) [ ] # ) in una parola
occorre prefissarli con la barra rovesciata.
Tutti i simboli preceduti da \ sono ignorati. Questo è particolarmente importante nello scrivere i
nomi dei file.. Per esempio per impostare il percorso attuale a c:\Miei Documenti:
Da notare l’uso di \␣ per notificare all’interprete LOGO dell’esistenza dello spazio fra Miei e Documenti. Se si omette la doppia barra rovesciata il percorso diventa c:Miei Documenti e l’interprete restituirà un messaggio di errore circa l’inesistenza di tale percorso.
XLOGO non fa differenza tra maiuscole e minuscole nei nomi delle procedure e delle primitive. Quindi la procedura quadrato definita precedentemente può essere invocata come QUADRATO, Quadrato, qUadrato e così via, l’interprete LOGO la eseguirà in ogni caso. Al contrario XLOGO differenzia le maiuscole dalle minuscole nel caso degli elenchi e delle parole, per esempio:
Ci sono due modi per scrivere taluni comandi. Per esempio per sommare 4 e 7 si può usare la primitiva Somma che richiede due argomenti: Somma 4 7, o si può usare l’operatore “+”: 4+7. Entrambi i modi hanno il medesimo effetto. La seguente tabella illustra la relazione tra operatori e primitive:
Somma | Differenza | Prodotto | Quoziente |
+ | - | * | / |
o | e | uguale? | |
| (ALT GR+6) | & | = | |
Ci sono due altri operatori che non sono associati ad alcuna primitiva:
Nota: I due operatori | e & sono specifici di XLOGO. Non esistono nelle versioni tradizionali di LOGO. Qualche esempio di impiego: